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Ringraziamenti – Gabriella Ottini
Ringraziamenti - Gabriella Ottini
Pagina dei ringraziamenti del romanzo Sangue Giusto di Francesca Melandri (Rizzoli), l’ultimo libro che ho letto prima di iniziare a scrivere il mio romanzo.

Ringraziamenti

Voglio iniziare il mio blog con un articolo dedicato ai ringraziamenti, perché mi fa piacere raccontare il lavoro delle persone che hanno contribuito a creare questo progetto. Credo inoltre che la gratitudine sia un bel modo per dare il via a qualcosa che per noi ha un valore.

Le fasi di un progetto

I progetti spesso nascono da un’idea, un’intuizione o un obiettivo e poi incontrano la pianificazione, la raccolta del materiale, le verifiche, le diverse fasi della realizzazione vera e propria e, infine, la discesa in campo.

Il mio percorso di studi in design e innovazione ha lasciato una traccia evidente nel mio modo di approcciare i nuovi progetti: se eseguiamo correttamente ogni passaggio abbiamo una buona probabilità di riuscire nel nostro intento; è questo che ho imparato con l’esperienza.

Cosa succede però se durante una o più delle fasi descritte subentrano le paure, i dubbi, la fatica o la mancanza di idee? Tutto diventa più difficile, almeno ai nostri occhi. È proprio in questi casi che entra in gioco la forza del gruppo.

Questo sito non è un progetto di gruppo, eppure è costruito da tanti mattoncini, ognuno dei quali è servito – anche se a volte l’ho capito dopo – da base per un passaggio successivo e da sostegno per portare avanti l’idea, anche nei momenti in cui credevo che sarebbe stato impossibile.

Le persone che voglio ringraziare

Ogni mattone, dal più piccolo al più grande, è il frutto della competenza, dell’ispirazione, della disponibilità o del supporto di una o più persone, e ha la sua importanza. Per questo ho deciso di nominare chi ha contribuito in base all’ordine temporale con il quale è iniziata la collaborazione: la creatività non è un percorso lineare e spesso porta risvolti inaspettati.

Giulio Cafagno ha creato il logo della sezione Racconti a Sud-Est. Giulio è riuscito a interpretare una mia idea che, in tempi non sospetti, non aveva ancora una collocazione precisa. Ero partita infatti da un obiettivo del tutto diverso, il sito non era neanche in programma e il lavoro grafico di Giulio mi ha aiutata pian piano a definire la direzione. Il logo racchiude l’essenza dei luoghi dove sono cresciuta e la mia voglia di raccontare; quando è iniziata la progettazione del sito ho voluto che caratterizzasse la sezione dei racconti. Senza che lo avessi pianificato prima, ha trovato la sua collocazione perfetta.

Lucilla Lucchese, Silvia Dionisi e Arianna Ballabene hanno contribuito indirettamente alla creazione di questo sito. Quando hanno deciso di pubblicare il mio romanzo per la loro casa editrice di Roma, L’Altracittà media e arti, hanno messo un mattone fondamentale nel percorso iniziato con il logo di Giulio e che non aveva una forma definita. Grazie a loro, che hanno accolto la storia che ho scritto, si sono delineati i primi passi del percorso che desideravo intraprendere. Pubblicare un libro vuol dire anche avere il coraggio di condividere ciò che si scrive: quando ho iniziato a pensare a questo sito stavo cercando un modo per ampliare le occasioni di condivisione.

Eugenia Benelli e Stefano Greco, insieme a tutto il team di ARS – Architecture that Sounds, hanno la capacità di comprendere le persone, prima degli obiettivi. La loro competenza va oltre gli aspetti tecnici necessari per la realizzazione di un progetto. Penso di averli re-incontrati al momento giusto, quando era importante iniziare a dare concretezza alle idee. “Re-incontrati” significa che ci siamo visti molte volte, per molti anni, senza sapere che le nostre strade si sarebbero unite per lavorare insieme.

Maria Elena Didonna (Aisha ColorsAndEssence) è un’altra persona che ho re-incontrato. I percorsi della vita e poi la pandemia avevano allontanato le nostre strade. Ci siamo ritrovate entrambe diverse, dopo un processo di trasformazione. L’occasione per ritrovarsi è stata la sua prima mostra personale, nello stesso periodo in cui avevo iniziato il lavoro di editing del mio romanzo insieme alla casa editrice. I suoi quadri materici mi hanno colpita subito, per questo le ho chiesto di interpretare i racconti della serie Dialoghi esteriori con la sua pittura. Quando Maria Elena mi ha inviato le prime foto ho provato la grande emozione di vedere tradotte sulla tela le mie parole. Per me è stato un dono.

Mio fratello Giovanni Ottini, be’… lo conosco da quando sono nata, anche se in realtà è stato lui a conoscermi, essendo più grande. Continuo a osservare il suo percorso artistico convinta che il suo talento è fuori dal comune. La musica e la fotografia sono i suoi ambiti di espressione e si sono rivelati preziosi: le foto che mi ritraggono sono opera sua e il suono sarà un altro elemento che spero possa entrare presto a far parte del mio progetto. Sono felice che le sue creazioni abbiano trovato posto in questo mio spazio digitale. Mi auguro di avere la possibilità, prima o poi, di ricambiare la sua disponibilità.

L’unione fa la forza

Le frasi fatte sono passate di moda, eppure in questo caso ho voluto utilizzarne una, perché più vado avanti e più trovo conferma di un’idea che ho da tempo: è dentro di noi che dobbiamo trovare l’energia per realizzare ciò che sentiamo. Nessun supporto esterno, per quanto importante, può sopperire alla nostra mancanza di motivazione. Ma è unendo le forze che la costruzione di un progetto trova la sua completezza. Le persone con cui collaboriamo rappresentano una risorsa importante, a volte anche la soluzione a un problema, e arrivano nella nostra vita al momento giusto, se continuiamo a credere nella strada che abbiamo intrapreso.

Un grazie sincero a tutti, anche alle persone che collaboreranno in futuro e a chi con la sua amicizia mi aiuta ad andare avanti.